PIU’ VACCINI, PIU’ INFLUENZA

Vaccino

Che ormai il tema “vaccini” sia un tema sempre più caldo è risaputo, tant’è che tra le promesse e slogan elettorali è comparso anche il titolo “NO VAX”.

Se è vero che l’effetto gregge sia  il vero effetto che ormai si cerca dai vaccini, qualcosa non torna. In particolare con l’ultimo vaccino antinfluenzale i conti non tornano proprio eppure se ne parla poco e male. In Italia si è registrato il record di vaccini rispetto agli ultimi 2 anni eppure ci sono molte più persone a letto con l’influenza rispetto agli ultimi 14

Sembra inspiegabile questa relazione, ma invece la spiegazione è semplice. Il ceppo influenzale maggiormente diffuso  quest’anno è il ” B Yamagata” che non risulta essere presente nella maggioranza dei vaccini trivalenti somministrati, mentre lo è nel vaccino quadrivalente somministrato a molte meno persone. E questo come è potuto succedere?  “unpredictable” ossia imprevedibile questo perché la composizione dei vaccini viene fatta dall’OMS su basi che le vengono fornite l’anno precedente.

Nel caso dell’Italia, tutti i dati dei virus in circolazione vengono raccolti e poi trasmessi all’OMS  che incamera queste informazioni  e a fine febbraio inizio marzo decide il contenuto dell’anno dopo. La fascia di età maggiormente colpita è risultata quella dei bambini sotto i 5 anni ( 28,5 casi su mille) e quella tra i 5 e i 14 anni.

Istituto Superiore di Sanità ha stimato 802 casi influenzali in una sola settimana e si contano 30 morti dall’inizio dell’epidemia. Le domande aperte sono tante: perché promuovere una campagna pro-vaccino per ammissione stessa dell’OMS dagli effetti pressoché inutili nel caso del trivalente? Perché il ministero ha diramato un elenco senza dare preferenze?